
L’ESPERIENZA DELL’EBREZZA
Cos’è l’ebbrezza? I dizionari affermano che esistono due stati di ebbrezza: entrambi parlano di perdita di controllo. Uno riguarda benessere e piacere, mentre l’altro non è oggetto di questo blog. L’esperienza dell’ebbrezza richiede moderazione e sicurezza come condizioni necessarie. È una questione da lasciare agli esperti.
Considero solo ciò che procura benessere e appagamento: quasi uno stato di abbandono. Accessibile a chiunque, richiede responsabilità e rifiuta gli eccessi. In ogni caso, serve una condizione di sicurezza per sé e per gli altri. Chi ama il vino promuove sempre un consumo responsabile.
L'enoturismo è anche un'esperienza di ebbrezza
Il tempo che trascorriamo in cantina scorre velocemente durante l’esperienza enoturistica. È un tempo denso, intenso, in cui la degustazione è più un rapporto con nuove persone che un assaggio di nuovi vini. L’esperienza della conoscenza umana, del territorio, della condivisione tra le persone intensifica la percezione del piacere. È un tempo che appare brevissimo e inteso come benessere generale. Uno stato di grazia che ti fa dire: “Ho tutto ciò che mi serve per stare bene”. Poi, sorge una domanda:
Quante volte nella nostra vita possiamo provare questa sensazione?
Nella media, non abbiamo nemmeno lo spazio per la domanda, figuriamoci per la risposta. Parlando di vino, non dovremmo mai dimenticare che la bevanda appartiene agli umani, ma è sempre “inafferrabile”. Anche se crediamo di dominare la materia, sappiamo tutti che il vino contiene sempre una componente misteriosa che ci sfugge e rimane sempre fuori dal controllo umano. Provare l’ebbrezza è anche un’accettazione del nostro limite.
L'ebbrezza è un cocktail di elementi misteriosi
Ho cercato sul web per capire chi e come si parla di ubriachezza, e ho trovato un vuoto cosmico, con pochissimi commenti, rigorosamente mantenuti nello studio della filosofia. Quindi, riporto le mie osservazioni: come ci si ubriaca?
A mio parere, un buon punto di partenza è:
Essere curiosi, aperti alla diversità e alla sperimentazione: la curiosità e il desiderio di scoprire ci permettono di stupirci, ma allo stesso tempo di conoscere esperienze e mondi diversi da quelli ovvi. Potrebbero anche non essere lontani nello spazio e trovarsi in un tempo passato. In ogni caso, bisogna cercare di collegare i punti delle scoperte con le cosiddette “connessioni”.
Scegliere percorsi innovativi e non scontati: cercare esperienze che siano in sintonia con i nostri valori e con gli elementi che accendono la nostra attenzione.
Cercare esperienze in cui abbiamo un ruolo attivo: è stato studiato e dimostrato scientificamente che un’attività dinamica aiuta a memorizzare e apprendere più velocemente. Perché non pensare che possa anche produrre piacere?
Con l’ultimo consiglio, “butto acqua al mulino” – un’espressione italiana che indica “il voler approfittare di una situazione in modo opportunistico”. Credo fermamente che apprezzare un’esperienza a volte sia un po’ faticoso e che la soddisfazione non sia sempre immediata. Potrebbe essere necessario del tempo per godersela appieno.
La degustazione è un viaggio e l'ebbrezza un punto di arrivo
C’è differenza tra bere e degustare: cogliere gli aromi e le sfumature di un vino è il punto d’arrivo di un viaggio. Può sembrare banale all’inizio, e questo ci fa sentire inadeguati. La degustazione richiede dedizione e concentrazione assolute. Al contrario, l’ebbrezza richiede una predisposizione al rilassamento e all’abbandono e non ha nulla a che fare con la quantità. Per cogliere l’attimo, bisogna essere presenti e attenti, soprattutto verso se stessi. L’ebbrezza è anche uno strumento per una scoperta: una descrizione delle proprie emozioni in uno stato e in un momento. Un altro viaggio esperienziale, dove un mix magico crea una situazione fatta di attimi.
Proprio come nel romanzo “Opinioni di un clown” di Heinrich Böll, dove l’autore fa dire al suo protagonista: “Colleziono momenti” – una celebre citazione che poi è diventata un aforisma pop per magliette alla moda.
Spingere all'ubriachezza
Un’attività leggera nella natura, l’accoglienza in una cantina curata, quasi sempre all’aperto quando il clima lo permette, contribuiscono al benessere. Personale preparato, sorridente e accogliente, che si prende cura del vostro benessere, ottimi vini in degustazione, accompagnati da assaggi di prodotti tipici e di alta qualità. Ingrediente chiave: tempo per perdersi e niente tempo da perdere. Devi anche essere in buona compagnia, con persone che ti apprezzano e di cui non temi il giudizio, perché il controllo inibisce l’abbandono, che è una condizione necessaria.
Stare all'aperto contiene lo stato di ebbrezza
Godersi parchi e giardini è la dimensione estetica dello stile di vita degli italiani, in media, a fine aprile. Vivere negli spazi aperti della natura porta automaticamente a sincronizzarsi con la variabilità della luce del giorno, con i rumori inaspettati delle foglie nel vento, con i versi degli animali. È uno stato in cui si riesce a entrare in armonia e a godersela appieno. Il tempo cronologico si diluisce. Sei vigile ma diversamente presente. La buona compagnia e la buona conversazione contribuiscono a creare la magia.
L’ubriachezza può sopraffarti rapidamente. È una sensazione di rilassamento, armonia, gioia e condivisione. Vorresti che durasse il più a lungo possibile e, come tutti i momenti magici, deve finire. Di solito succede quando finisce il vino.
Cheers!

