FOOD & WINE TOURISM FORUM: EDIZIONE 2023
Dopo oltre un anno di silenzio, ricomincio il blog da Grinzane Cavour nel solstizio d’estate. Il luogo non è casuale e neppure la data. Come tutti i “ricomincio” sono pieni di auspici e intenzioni, ma meglio rimanere riservati.
L’opportunità è offerta dalla sesta edizione del Food&Wine Tourism Forum, il pensatoio del turismo enogastronomico nel cuore delle Langhe, dove si individuano e si studiano le tendenze, partendo rigorosamente dai dati a disposizione dei diversi centri di ricerca a livello nazionale ed europeo sull’andamento dei flussi turistici e del loro impatto sui territori di accoglienza.
Già dalle prime battute in apertura si intuisce che l’asticella è posizionata in alto e anche questa volta non ci si risparmia. Fare grandi vini è vocazione in diverse aree del paese, essere destinazione vinicola, invece, è molto più complesso e non è da tutti. I portatori di interesse sono tanti e con interessi diversi e organizzare una pianificazione strategica e misurabile, al momento, è ancora un’eccezione in un paese, dove l’individualismo spesso da fatica a contenersi.
Non può essere un caso se uno dei grandi interpreti enoici del territorio dichiara “è il luogo dove far volare alto il pensiero” e poi, pensandoci su, ti ricordi che, oltre trent’anni fa quando il cibo diventava FAST, loro scelsero il versante opposto e come logo scelsero una lumaca rossa diventando in un solo colpo l’emblema del godimento e del buongusto, anticipando in questo pensiero, anche l’idea di sostenibilità e di inclusione.
E rimanendo nei pensieri ambiziosi che anticipano le tendenze, proviamo ad alzare lo sguardo indietro nel tempo. Di certo il popolo era pronto, ma chi avrebbe potuto riunire un territorio ampio e frammentato come la nostra penisola fino alle Alpi, cerniera con l’Europa, se non avessimo potuto contare sull’unica istituzione pronta in quell’epoca a condurre il paese, rapidamente diventato nazione europea?
Piaccia o no, le nuove tendenze vengono elaborate qui, dove tutto sembra semplice e immobile per lo sguardo che sfiora le colline a 360 gradi; invece, nel Food&Wine Tourism Forum all’interno del Castello di Grinzane Cavour è tutto un fermento di idee che diventano sintesi lucidissime per i tanti partecipanti e un brulicare di persone che si spostano rapidamente da una sala all’altra per non perdere neanche una parola di contenuti ricchi e lungimiranti.
Il totem con i 17 obiettivi della sostenibilità è già finito nel passato per il resto del mondo, travolto prima dalla pandemia e poi dall’ultima guerra in Europa, che è già troppo lunga. Al Forum il totem campeggia al centro della sala per ricordarci che gli obiettivi sono ancora tutti lì, che non sono raggiunti e che tocca ad ognuno di noi, tutti i giorni nelle nostre azioni farci carico di quegli obiettivi, che il loro raggiungimento deve essere una bussola, che non può mai essere messa da parte. Il percorso, nel frattempo, si è riempito di imprevisti e ostacoli e dunque la sfida è ancora più forte.
La parola d’ispirazione è prospettiva, a seconda di dove metti lo sguardo il tuo orizzonte cambia. E dunque il “pensiero alto” si libera: “Stiamo parlando di enogastronomia e di trasversalità dei temi – ricapitola Magda Antonioli – ma se il tema della giornata fosse il PNRR, diremmo esattamente le stesse cose” rammentando che lei, insieme ad altri pionieri, trent’anni fa introdusse il turismo in cantina e ora, finalmente è arrivato il tempo per quel progetto di uscire dall’azienda per diffondersi nel territorio intorno.
Ma c’è un altro elemento dirompente: non siamo più gli stessi del pre-pandemia! Se prima l’attenzione era focalizzata all’elemento salutistico ora la sensibilità diventa sociale (per fortuna, viene da dire!) ovvero condivisa. E dunque la formula da tenere sempre ben presente la catena del valore: profitto dell’impresa, soddisfazione della domanda, attenzione e cura dell’ambiente.
In un luogo in cui si presenta e si pratica l’innovazione, non poteva mancare la grande star del momento, l’intelligenza artificiale. Piaccia o no, è sempre più presente e rapidamente entrerà a far parte delle nostre vite. Essere riluttanti, come nel mio caso, serve solo a ritardare un inevitabile processo. Come in ogni rivoluzione dovremo fare i conti con gli avrà effetti nefasti insieme a tutti i vantaggi che apporterà ai nostri costumi.
Ma il mio pensiero è: riusciremo a resistere alla frustrazione davanti a qualcosa che pensa e scrive molto più facilmente di noi e con molti meno errori? Giulia Eremita – esperta di turismo digitale – prova a spiegarlo partendo dal pragmatismo della casalinga e ponendo domande facili per problemi difficili, tipo: come preparare una cena per due con tre prodotti in frigorifero? In fondo anche la cena domestica è enogastronomia quotidiana, o no?
Il vino traina, ma a che punto siamo con gli altri alimenti? Come interpretiamo le opportunità offerte dal turismo dell’olio? E il turismo del formaggio? Si aprono opportunità accattivanti e coinvolgenti e una mia proposta esperienziale che consideravo di preparare con calma diventa di colpo urgente.
La progettualità è importante e soprattutto emerge dai dati dell’Osservatorio sul Turismo del Vino di Nomisma, che non solo abbiamo grandi carenze di personale preparato per ricevere nelle aziende, ma il personale formato è sempre riluttante all’idea di sacrificare il proprio tempo libero, soprattutto nel fine settimana, per l’accoglienza e l’intrattenimento dei visitatori.
Non è tutto, nella formazione ideale dell’hospitality manager c’è da colmare un gap … con il vino? No, con la cultura: difficile proporre la narrazione del territorio, senza la minima consapevolezza della … storia, quella vera, importante, che ha determinato il destino dei paesi che ora conosciamo.
Non è tutto, nella formazione ideale dell’hospitality manager c’è da colmare un gap … con il vino? No, con la cultura: difficile proporre la narrazione del territorio, senza la minima consapevolezza della … storia, quella vera, importante, che ha determinato il destino dei paesi che ora conosciamo.
Non poteva mancare lo spazio FORMAZIONE per i partecipanti al forum, una serie di professionisti ha fornito le istruzioni per l’uso dei Social Network più usati con consigli ed esempi pratici di applicazione.